Comitato

Il Comitato di Venezia ha competenza su buona parte dell’area metropolitana di Venezia di oltre 490 kmq e 359.000 abitanti, contando all’attivo 6 sedi operative dislocate omogeneamente sul territorio Venezia-Lido, Noale, Mirano, Riviera del Brenta, Mestre e Chioggia.

I servizi e le attività vengono svolti dai 720 soci attivi che, annualmente, incrementano

attraverso i nuovi corsi di accesso tenuti nel nostro Comitato da formatori interni.

Il personale è accuratamente addestrato sin dal percorso di accesso all’Associazione. Successivamente, si tengono periodici aggiornamenti valutativi (e non) sul grado di preparazione tecnica e sanitaria.

Ogni Volontario possiede una formazione di base di primo soccorso ed è in grado di rispondere alle diverse necessità durante i servizi.

Questo può essere utile oltre che alle persone vulnerabili, a tutti i cittadini, agli Enti Pubblici, alle aziende ed anche alle Associazioni di Volontariato con le quali fare rete nel territorio.

Noi ci siamo da più di 150 anni e vogliamo lasciare una Croce Rossa ancora più presente, più formata e più operativa per poter meglio affrontare ogni situazione sia nel quotidiano che nelle situazioni di emergenza che ci vedrà impegnati.

A questo proposito possiamo dire che il periodo dell’emergenza Covid-19 ci ha visto impegnati in tutti i campi: in appoggio al SUEM-118, negli hub vaccinali e nello screening attraverso l’esecuzione dei temponi. 

Il nostro impegno è stato grande nell’aiuto delle famiglie con le consegne alimentari e di farmaci e anche concretamente con i buoni spesa.

Tutto questo ci ha avvicinati maggiormente al territorio dove noi siamo presenti; le persone e le istituzioni ci hanno fatto sentire utili se non indispensabili.

La Presidente, Francesca Battan

Una storia lunga 150 anni

L’associazione della Croce Rossa Italiana, organizzazione di volontariato, ha per scopo l’assistenza sanitaria e sociale sia in tempo di pace che in tempo di conflitto. Associazione di alto rilievo, è posta sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. La CRI fa parte del Movimento Internazionale della Croce Rossa. Nelle sue azioni a livello internazionale si coordina con il Comitato Internazionale della Croce Rossa, nei paesi in conflitto e con la Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per gli altri interventi.

Il Movimento internazionale della Croce Rossa è un’organizzazione istituzionalizzata dal 1928 dalla XIII Conferenza Internazionale dell’Aja e coordina numerosi membri: il Comitato Internazionale Della Croce Rossa, la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa e la Società Nazionali.

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha sede a Ginevra, è una organizzazione neutrale e indipendente che assicura aiuto umanitario e protezione alle vittime delle guerre e delle violenze armate; nei conflitti armati il CICR è responsabile delle attività internazionali di soccorso di tutto il Movimento.

La Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa ha sede a Ginevra. Sua attività specifica è quella di organo permanente di coordinamento tra le Società Nazionali e portare ad esse assistenza e soccorso alle vittime delle catastrofi, organizzando e coordinando l’azione di soccorso a livello internazionale delle Società Nazionali; inoltre si impegna a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove Società Nazionali e a collaborare con il CICR nella diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Alla federazione aderiscono 190 Società Nazionali.

Le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa create in origine per soccorrere i soldati feriti o malati affiancando i servizi sanitari delle Forze Armate, le Società Nazionali svolgono ora numerose attività sia in tempo di pace che in tempo di guerra come ausiliarie dei poteri pubblici. In base al principio di Universalità tutte le società Nazionali hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Il rapporto tra società nazionali consorelle paritario e prioritario, pertanto qualsiasi operazione in un paese estero deve necessariamente avere l’accordo della Croce Rossa o Mezzaluna Rossa locale.

Storia della Croce Rossa

Il 24 Giugno 1859, durante la Seconda Guerra d’indipendenza italiana, si consumò sulle colline a sud del Lago di Garda, a San Martino e a Solferino una delle battaglie più sanguinose del XIX Secolo. Trecentomila soldati di tre eserciti: Francese, Sardopiemontese e Austriaco si scontrano, lasciando sul terreno circa centomila fra morti, feriti e dispersi.

Castiglione delle Stiviere è il paese più vicino, a sei chilometri da Solferino. Lì vi sorgeva un ospedale e c’era disponibilità d’acqua, condizioni indispensabili per il soccorso improvvisato ai novemila feriti, trasportati lì nei primi tre giorni di combattimento.

A Castiglione si trovava un giovane svizzero, Jean Henry Dunant, venuto ad incontrare Napoleone III per affari. Finì così coinvolto nel macello, reso ancor più drammatico dalla mancanza di una sanità militare, che egli descrisse, destando grande impressione, nel suo testo fondamentale: “Un Souvenir de Solferino”, tradotto poi in più di venti lingue. Tutto quell’orrore ispirò a Dunant l’idea di formare una squadra di infermieri volontari: la Croce Rossa. Vi fu inoltre Ferdinando Palasciano, illustre clinico italiano che fin dall’Aprile del 1861 sosteneva l’idea della neutralità dei feriti e la moltiplicazione senza limiti dei servizi sanitari.

Queste idee furono portate al convegno di Ginevra del 1863 (26-29 Ottobre) da cui nacquero le società nazionali di Croce Rossa. Quella italiana fu la quinta, fondata dal medico milanese Cesare Castiglioni, il primo Comitato italiano fu infatti creato a Milano il giorno 15 giugno 1864.

La conferenza diplomatica (8-22 Agosto 1864) che terminò con la firma della prima Convenzione di Ginevra, sancì la neutralità delle strutture e del personale.